Processo civile e penale: sì dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato

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Processo civile e penale: sì dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato

Sì anche dalla Commissione Giustizia della Camera ai decreti legislativi di attuazione della delega sulla riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo e di riforma del processo penale.

Dopo la Commissione giustizia del Senato, anche quella della Camera ha espresso ieri, 15 settembre, il proprio parere favorevole agli schemi dei decreti attuativi, che torneranno ora al Consiglio dei ministri per la loro definitiva approvazione.

La Guardasigilli, Marta Cartabia, ha subito manifestato la propria “soddisfazione”, ringraziando i tecnici e le forze politiche che hanno seguito l’intero iter delle due riforme.

Queste ultime, si rammenta, sono state messe a punto con l'obiettivo di rispettare gli impegni presi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di cui costituiscono i cardini.

Riforma processo civile: parere favorevole condizionato

Per quanto riguarda la riforma del processo civile, in particolare, il parere favorevole delle Commissioni Giustizia è legato ad alcune condizioni, tra le quali si segnalano:

  • in ordine alla negoziazione assistita in materia di lavoro, il Governo viene invitato a provvedere con una soluzione mediana utile a contemperare la volontà del legislatore di estendere lo strumento della mediazione al contenzioso del lavoro e la necessaria tutela delle parti in causa: si chiede, così, di precisare che le parti possono ricorrere alla negoziazione assistita senza che ciò costituisca condizione di procedibilità della domanda giudiziale; che ciascuna parte sia assistita da almeno un avvocato e possa essere anche assistita da un consulente del lavoro; che gli accordi raggiunti al termine della procedura siano trasmessi, a cura di una delle due parti, ad uno degli organismi di cui all’articolo 76 del Decreto legislativo n. 276/2003;
  • in merito alla mutata competenza del giudice di pace, si chiede di prevedere che l'aumento della competenza generale del Giudice di Pace per le controversie venga limitato a 10mila euro, con limite di valore fino a 25mila euro per i sinistri stradali.
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