Start up, incentivi prorogati

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Start up, incentivi prorogati

Significative novità sono attese per le imprese Start up e Pmi innovative, introdotte nel nostro regolamento rispettivamente dal decreto Crescita 2.0 del 2012 e dall'Investment compact del 2015.

A firmare il pacchetto di riforme per tali imprese, che si articolerà in quattro passaggi chiave, il ministero dell'Economia e delle Finanze, il ministero dello Sviluppo Economico e la Consob.

Nello specifico, le misure previste sono le seguenti:

- per le Start up, proroga degli incentivi fiscali anche per il 2016 e la possibilità di costituzione con firma digitale,

- per le Pmi innovative, accesso facilitato al Fondo di garanzia (se rientrano nella fascia 1 e 2 di valutazione e non nella fascia 3),

- semplificazione delle regole per l'equity crowdfounding per entrambe le tipologie di imprese.

Firmato il decreto per chi investe in Start up innovative

I ministri Padoan (MEF) e Guidi (MiSE) hanno firmato il nuovo decreto che estende anche al 2016 le agevolazioni per coloro che investono in imprese Start up innovative.

In base alla decisione aggiornata della Commissione europea relativa all’aiuto di Stato, le agevolazioni - che inizialmente erano state autorizzate solo per investimenti effettuati fino al periodo di imposta 2015 - sono ora state estese anche per l'anno 2016.

Le misure delle agevolazioni fiscali sono così articolate:

  • per le persone fisiche detrazione del 19% dei conferimenti per importi fino a 500mila euro,

  • per i soggetti Ires deduzione pari al 20% dei conferimenti fino a 1,8 milioni di euro.

Tali percentuali salgono rispettivamente a 25% e 27% nel caso di Start up a vocazione sociale o del settore energia hi-tech.

Tra le novità previste dal decreto anche il fatto che è stata significativamente innalzata la soglia degli investimenti ammissibili da 2,5 milioni di euro a 15 milioni per ciascuna Start up innovativa.

Inoltre, anche il periodo obbligatorio di tenuta dell'investimento, pena la decadenza delle agevolazioni, è stato rivisto alla luce dei nuovi orientamenti europei in materia di capitale di rischio ed è stato innalzato da 2 a 3 anni.

Start up con firma digitale e senza notaio

E' stato già anticipato dal MiSE ed ora ha la firma anche il decreto che prevede, per il 2016, il debutto delle Start up costituite con firma digitale e senza la necessità di ricorrere ad un notaio

Dopo un lungo periodo di attesa, il ministro Federica Guidi ha dato via libera al provvedimento (in attesa di pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”), che prevede che l’atto costitutivo e lo statuto saranno redatti solo online con impronta digitale di ciascuno dei sottoscrittori.

Il documento informatico deve essere presentato per l’iscrizione al Registro delle imprese entro 20 giorni dall’ultima sottoscrizione e, in caso di esito positivo delle verifiche, si potrà procedere con l’iscrizione.

Il termine si potrà ridurre della metà nel caso in cui la Start up sceglie di fare autenticare le firme da un notaio, che dovrà effettuare la verifica sui requisiti.

Il decreto MiSE contiene anche il modulo standard che le nuove aziende dovranno compilare per redigere online l'atto costitutivo e lo statuto.

Allegati Anche in
  • eDotto.com – Edicola 22 febbraio 2016 - Start up innovativa con modello standard tipizzato – Moscioni

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