Studi più leggeri nei settori in crisi

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L’agenzia delle Entrate fa sapere che l’applicazione dei correttivi “non automatici” ad alcuni studi di settore è possibile purché essa sia subordinata alla verifica delle circostanze previste dalla nuova circolare 23/E sugli studi stessi. L’agenzia potrà verificare l’esistenza dei requisiti per confermare la riduzione dei ricavi “puntuali” individuati da Gerico. La prima condizione prevista dalla circolare perchè si possa ottenere la limatura dei ricavi è che i costi e l’ammontare dei ricavi devono risultate contemporaneamente diminuiti nel periodo d’imposta 2005, rispetto a quelli dell’anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per l’elaborazione dello studio di settore (il correttivo si riferisce alla fabbricazione di ceramiche). Nel caso di correttivo applicato alla variabile “costo del venduto e costo per la produzione di servizi”, la verifica d’ufficio riguarderà la corretta indicazione e corrispondenza nelle scritture contabili del valore relativo alle voci del “costo del venduto” e del “costo della produzione di servizi” sia con riferimento al 2002 che al 2005. Per le imprese che sono state indotte ad aumentare la propria dotazione di beni strumentali, il correttivo viene concesso ai contribuenti non congrui che rispetto all’anno 2004 hanno incrementato la loro dotazione di beni strumentali, acquistando nel periodo d’imposta 2005 determinati beni nuovi ad alto contenuto tecnologico (il cui elenco è previsto dalla circolare 23/E).

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