Italia-Svizzera accordo storico, addio segreto bancario

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Dopo tre anni di trattative è stato finalmente firmato l'accordo tra Italia e Svizzera, che decreta la fine del segreto bancario indispensabile per i grandi evasori.

La ricaduta vantaggiosa per chi detiene illegalmente capitali in Svizzera è la maggior convenienza della voluntary disclosure.

La Confederazione, impegnandosi allo scambio di informazioni, non ancora automatico ma su richiesta, viene equiparata ai fini della voluntary ad un Paese non black list. Pertanto, ai contribuenti che vogliono regolarizzare la loro posizione verrà chiesto di pagare tutte le imposte dovute usufruendo, però, di sanzioni più basse e di termini di prescrizione dell’accertamento più favorevoli rispetto ai paesi black list.

In tal senso non verranno contestate le infrazioni commesse tra il 2005 e il 2009. Per quelle tra il 2010 e il 2014 resta il raddoppio dei termini, ma si è in attesa di un provvedimento legislativo che elimini la possibilità.

L'annuncio del 23 febbraio 2015 - Comunicato Stampa Mef n. 40 del 23 febbraio 2015 - da parte del ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, è della firma sia del Protocollo, che modifica la Convenzione per evitare le doppie imposizioni e consente lo scambio di informazioni su richiesta ai fini fiscali per la fine del segreto bancario tra i due Paesi, che della road map, ossia un documento politico che delinea il percorso per la prosecuzione dei negoziati tra i due paesi su altri temi, per risolvere la questione della tassazione dei lavoratori frontalieri e del Comune di Campione d’Italia, exclave italiana circondata da territorio svizzero.

L'ultimo step del Protocollo sarà la ratifica nei parlamenti elvetico e italiano.

Da quel momento il Fisco potrà richiedere alla Svizzera, secondo lo standard Ocse, informazioni anche sui rapporti bancari dei contribuenti italiani - anche per gruppi di contribuenti - in essere a partire dalla data della firma, quindi dal 23 febbraio 2015.

Nel comunicato si ricorda che lo scambio automatico di informazione in base allo standard Ocse partirà dai rapporti bancari e finanziari in corso nel 2017 ed il primo scambio automatico di informazioni di carattere finanziario tra Italia e Svizzera avverrà entro settembre 2018 con riferimento all’anno 2017 (comunicazione automatica all’Agenzia delle Entrate di custodia, di deposito e i contratti di assicurazione con contenuto finanziario).

I prossimi paesi con cui si firmeranno accordi a breve saranno Principato di Monaco, Liechtenstein e Vaticano.
Allegati Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 20 - Scambio di informazioni al via - Stroppa
  • ItaliaOggi, p.  21 - Un nuovo invito alla disclosure - Liburdi
  • Il Sole 24 Ore, p. 6 - L’accordo con la Svizzera agevola la «voluntary» - Benigni, Tomassini

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