La Stabilità ha il Ddl

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Mentre la manovrina (Dl n. 120/2013) spunta nella “Gazzetta Ufficiale” - n. 242 del 15 ottobre 2013, Suppl. Ordinario n. 70 - il più corposo Ddl di Stabilità trova l’approvazione del CdM.

Non compare nel testo approvato l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, ma vengono aumentate l’imposta di bollo sulla gestione titoli e quella sui documenti online.

Oltre all’annunciata riduzione Irap (fino a 15mila euro per i neoassunti, in tre anni) sulla componente relativa al costo del lavoro ed allo sconto dei contributi sociali, per le imprese viene stabilito il rafforzamento dell’Ace, l’aiuto alla capitalizzazione delle imprese, che vedrà l’aliquota salire dal 3 al 4,5% nel 2014 e al 6% nel 2015. Anche il Fondo di garanzia per le Pmi verrà rifinanziato.

La riduzione del cuneo fiscale sarà progressiva in tre anni: a favore dei lavoratori per 5 miliardi e delle imprese per 5,6 miliardi. In busta paga, lo sconto Irpef per i redditi più bassi avrà una dote di un miliardo e mezzo di euro.

Banche e intermediari finanziari avranno la possibilità nel 2014 di ammortizzare le svalutazioni dei crediti non più esigibili.

Un tesoretto per la crescita si auspica con l’adozione delle misure sulla rivalutazione delle partecipazioni delle banche al capitale di Bankitalia e sul rientro dei capitali illecitamente detenuti all’estero.
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  • ItaliaOggi, p. 26 - L'Imu secondaria al 2015 E già polemiche sul Trise - Barbero

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