AIDC. Ddl semplificazione fiscale: valorizzato ruolo del dottore commercialista

Pubblicato il 03 aprile 2019

L’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC) plaude alla valorizzazione del ruolo del dottore commercialista, propedeutico al riconoscimento della sua funzione di incaricato di pubblico servizio, ed alla concreta attuazione dello Statuto dei diritti del contribuente veicolate dagli emendamenti al Ddl semplificazione fiscale.

In un comunicato stampa del 2 aprile 2019, è riportato il commento del presidente, Andrea Ferrari: “La possibilità per i dottori commercialisti di operare anche le cessioni di azienda è un esplicito riconoscimento delle capacità e qualifiche in possesso agli iscritti all’Ordine, per le quali da tempo chiediamo al legislatore di introdurre nel nostro ordinamento il riconoscimento del ruolo di ‘incaricato di pubblico servizio’”.

Probabilmente, aggiunge, così come per le cessioni di quote, solamente una parte degli atti di cessione sarà svolta direttamente negli studi professionali dei dottori commercialisti, ma la rotta è giusta.

L’Aidc chiede una vera eliminazione della burocrazia inutile

La previsione dell’obbligatorietà di attivazione del contradditorio prima dell’emissione di qualsiasi atto di accertamento tributario, così da consentire una vera tutela del contribuente, piace all’Associazione, che tuttavia chiede, però, che questo sia solo il primo passo per addivenire ad una piena attuazione dello Statuto del contribuente, riconducendolo a norma di rango costituzionale.

Anche le altre misure sono migliorative, ma necessitano di un impulso per essere veramente semplificazioni: l’unificazione dell’ultima comunicazione Iva trimestrale con la dichiarazione annuale; la periodicità trimestrale dell’esterometro; la creazione di un unico impegno per la trasmissione telematica; nuovi termini di presentazione delle dichiarazioni tributarie.

A queste dovrebbe aggiungersi: l’eliminazione di tutti gli obblighi di comunicazione e dichiarazione relativa a dati ed informazioni che siano già, secondo canoni ufficiali, nella disponibilità dell’Amministrazione Finanziaria, come per il tramite dei sistemi telematici di interscambio.

Il sistema ha bisogno di una svolta significativa anche in termini di efficienza ed economicità, a tal proposito l’Associazione rinnova la propria richiesta di accoglimento degli emendamenti da tempo portati all’attenzione dei rappresentanti politici, come la creazione di una delega unica tra cliente e professionista per tutti i rapporti con l’amministrazione finanziaria e la possibilità per i dottori commercialisti di autenticare le fatture elettroniche ai fini delle procedure per il recupero dei crediti.

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