Aiga: norme del Codice deontologico sull'utilizzo del web “anacronistiche”

Pubblicato il 05 novembre 2014 Con comunicato stampa del 4 novembre 2014, l'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) rende nota la propria contrarietà rispetto al nuovo Codice deontologico forense che entrerà in vigore il 15 dicembre, per quel che riguarda le disposizioni limitative dell'uso del Web per promuovere la propria professionalità.

La norma incriminata è l'articolo 35 del Codice che consente esclusivamente l'utilizzo di siti web con domini propri senza reindirizzamento, direttamente riconducibili a sé, allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipi” escludendo, quindi, la possibilità di utilizzo dei social network e di pubblicità online.

In merito, viene evidenziato che la presidente dell'associazione, Nicoletta Giorgi, ha già inviato al Consiglio Nazionale Forense una missiva in cui vengono richiesti dei chiarimenti sulla specifica questione.

Per la Giorgi, “la restrizione dell'utilizzo del web, oltre ad essere un vero bavaglio anacronistico, porrebbe la nostra categoria professionale in una condizione di forte disparità e svantaggio, anche rispetto agli altri colleghi professionisti che non devono sottostare a limiti di scelta degli strumenti con cui veicolare le proprie informazioni”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prevedi, cosa cambia dal 1° ottobre

22/08/2025

Indennità di disoccupazione: niente restituzione senza reintegra effettiva

22/08/2025

Entrate: effetti fiscali su concordato e branch exemption

22/08/2025

ASSE.CO è esclusiva dei consulenti del lavoro

22/08/2025

Corte UE: favor rei anche per sanzioni amministrative penali

22/08/2025

Dazi, dichiarazione congiunta Usa-Ue

22/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy