C’è tempo fino al 29 dicembre 2025 (posto che il 27.12 cade di sabato e il 28.12 è domenica) per il versamento dell’acconto Iva 2025.
I soggetti passivi Iva (ditte individuali, società di persone o di capitali, autonomi, eccetera) tenuti ad effettuare le liquidazioni ed i versamenti periodici con cadenza mensile, infatti, hanno l’obbligo di versare a titolo di acconto del versamento relativo al mese stesso un importo calcolato in percentuale sul “versamento effettuato o che avrebbero dovuto effettuare per il mese di dicembre dell’anno precedente o, se inferiore, di quello da effettuare per lo stesso mese dell’anno in corso”.
Stesso obbligo è previsto per i contribuenti cd. trimestrali; in tal caso, però, occorre fare riferimento all’ultima liquidazione periodica (trimestrali “per natura”) ovvero al saldo della dichiarazione annuale dell’anno precedente (trimestrali “per opzione”).
Il soggetto passivo tenuto al versamento dell’acconto Iva può scegliere tra tre diversi metodologie di calcolo: storico, previsionale e analitico.
Sul piano sanzionatorio, per le violazioni relative l'omesso o insufficiente versamento dell’acconto Iva 2025 è applicabile la disciplina prevista dal DLgs. 87/2024, ossia una sanzione amministrativa pari al 25% sull’intero importo non versato. Tuttavia, il contribuente che non effettua il versamento del dovuto entro il 29.12.2025 può sanare l’irregolarità facendo ricorso all’istituto del ravvedimento operoso, purché non vi sia stata notifica della cartella di pagamento o dell’avviso bonario per liquidazione automatica della dichiarazione.
Tutte le informazioni nell'approfondimento che segue.
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