Al Fisco la prova delle movimentazioni ingiustificate

Pubblicato il 13 giugno 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 9574 del 12 giugno 2012, ha confermato la decisione con cui la Commissione tributaria regionale aveva annullato l’atto impositivo notificato ad un imprenditore dopo che lo stesso era stato sottoposto a procedimento penale per evasione fiscale ma poi prosciolto in quanto, dalla consulenza contabile disposta dal giudice, non erano emersi movimenti bancari di rilevanza tale da dimostrare l’evasione.

Secondo la Suprema corte, in tale contesto, spettava all’amministrazione finanziaria “dare analiticamente conto di quali fossero i versamenti in questione oltre che delle ritenute ragioni per le quali non se ne potessero considerare giustificate le movimentazioni”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Modello 770/2025: guida alle novità

11/09/2025

Privacy: illecita la conservazione delle email di un docente non più in servizio

11/09/2025

Cassazione: legittimo il licenziamento per abuso del congedo parentale

11/09/2025

Ricerca e sviluppo: distinzione fra credito “non spettante” e “inesistente”

11/09/2025

770/2025: ritenute, compensazioni e crediti nei quadri ST, SV e SX

11/09/2025

Credito d’imposta R&S: inapplicabilità del Manuale di Frascati

11/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy