Al via dal 1° giugno la nuova tassazione dell’energia elettrica per le imprese

Pubblicato il 23 maggio 2012 L’articolo 3 bis, comma 3, del Dl n. 16/2012, come convertito dalla legge n. 44/2012, ha previsto un aggravio contributivo per tutte le imprese e gli enti non commerciali che utilizzano energia elettrica in locali e luoghi diversi da quelli adibiti ad abitazione, cancellando al contempo l’esenzione per i consumi superiori a 1.200.000 kWh che si realizzano in opifici industriali (imprese energivore).

Tali disposizioni – è ovvio – creeranno un aggravio impositivo indistinto per i suddetti soggetti con un impatto molto differente e non sempre adeguato ai singoli consumi.

Secondo le nuove norme, infatti, le imprese e gli enti non commerciali, a prescindere da quanto consumato, se superano la soglia dei 1.200.000 kWh, pagheranno un’accisa mensile costante di 7.320 euro. Per tutti coloro che, invece, consumeranno fino a tale soglia, vi sarà una tassazione ripartita: sui primi 200mila kWh consumati nel mese si applica l'aliquota di 0,0125 euro per kWh; sui consumi che eccedono i primi 200mila kWh consumati nel mese e che non sono complessivamente superiori a 1.200.000 kWh si applica l'aliquota di 0,0075 euro per kWh.

Il paradosso è che quest’ultimi soggetti se avranno consumi prossimi alla soglia indicata dei 1.200.000, senza però superarla, arriveranno a pagare molto di più delle imprese energivore, che invece conserveranno una situazione di privilegio.

Tale modifica del meccanismo di tassazione dell’energia elettrica utilizzata per fini industriali scatterà dal 1° giugno 2012. Da segnalare che già dalla prima scadenza del 16 giugno 2012, tutti i soggetti passivi dell'accisa relativa all'energia utilizzata in locali e luoghi diversi dalle abitazioni saranno tenuti a ricalcolare la rata mensile sulla base delle nuove aliquote.
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