Rito super accelerato appalti: decorrenza termini dopo decisione Corte Ue

Pubblicato il 30 gennaio 2020

A seguito della pronuncia della Corte di giustizia sul rito super accelerato, la decorrenza del termine decadenziale di ricorso deve essere vincolata ad una sufficiente conoscenza (o, quanto meno, ad una agevole conoscibilità) degli elementi necessari a formulare una efficace difesa.

Così il Consiglio di Stato nella sentenza n. 546 del 22 gennaio 2020, pronunciata in tema di rito c.d. “super accelerato”, relativo all’impugnazione dei provvedimenti di ammissione e di esclusione dalle gare di appalto, a seguito della decisione della Corte di Giustizia UE del 14 febbraio 2019, pronunciata nella causa C-54/18.

Decisione, questa, con cui - sottolinea il Collegio amministrativo - il punto di equilibrio fra esigenze di celerità del giudizio e tutela effettiva del diritto di difesa è stato individuato nella condizione che l’operatore economico sia stato messo in grado di conoscere agevolmente tutti gli elementi necessari per verificare la correttezza dell’operato della stazione appaltante.

 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy