Approvato Decreto PA: proroghe TARI e nuovo Consiglio economico

Pubblicato il 08 maggio 2025

Il Senato ha dato l’approvazione definitiva, mediante voto di fiducia, al decreto-legge contenente misure urgenti riguardanti l’assunzione di personale e il miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione – n. 25 del 14 marzo 2025.

Il provvedimento ha ottenuto 99 voti a favore, 70 contrari e 2 astensioni. Poiché il testo aveva già ricevuto l’ok dalla Camera dei deputati, la norma è ora ufficialmente in vigore.

Tra le disposizioni principali fiscali, il decreto prevede il rinvio al 30 giugno 2025 del termine per deliberare le tariffe TARI e fissa al 3 giugno 2025 la nuova scadenza per usufruire del riversamento volontario relativo al bonus per ricerca e sviluppo.

Inoltre, viene disposta la nascita del Consiglio superiore dell'Economia e delle Finanze.

Proroga per l’approvazione dei piani TARI da parte dei Comuni

Il termine per l’approvazione da parte dei comuni dei piani finanziari relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, delle tariffe TARI e dei regolamenti connessi, inizialmente fissato al 30 aprile 2025, è stato posticipato al 30 giugno 2025.

Tuttavia, le scadenze per il pagamento delle rate, già definite dai regolamenti comunali, rimangono invariate.

Istituito un nuovo organo tecnico per il sostegno alla riforma fiscale

Tra le misure più significative contenute nel Decreto PA, è stata approvata la creazione di un Consiglio superiore dell’economia e delle finanze, un organismo consultivo e di analisi pensato per offrire supporto tecnico al Ministero dell’Economia, in particolare nell’attuazione della riforma fiscale e nella redazione del futuro codice tributario.

Il Consiglio, introdotto attraverso una modifica approvata in sede parlamentare, opererà in coordinamento con l’amministrazione economica, fornendo valutazioni qualificate, approfondimenti e suggerimenti operativi riguardo al riassetto del sistema tributario nazionale.

Composizione e funzionamento del nuovo organismo

La struttura sarà formata da un massimo di dieci membri, scelti tra esperti con riconosciuta esperienza istituzionale e accademica. Potranno farne parte, ad esempio, ufficiali delle forze di polizia economico-finanziaria di alto grado, dirigenti di livello elevato della pubblica amministrazione finanziaria, professori universitari, magistrati e rappresentanti legali dello Stato attualmente in servizio.

Per garantire il funzionamento operativo, il Consiglio disporrà di un gruppo di supporto composto da fino a 30 unità di personale non dirigenziale, provenienti da amministrazioni centrali, agenzie fiscali o forze di polizia economico-finanziaria, anche mediante comando o distacco.

Per l’avvio del nuovo organismo, è previsto un costo di 250.000 euro nel 2025, che aumenterà a 500.000 euro annui a partire dal 2026.

Il Consiglio sarà un punto di riferimento strategico nella gestione e realizzazione di una delle riforme più rilevanti in ambito economico.

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