Avvocati penalisti a Congresso: subito le riforme della giustizia

Pubblicato il 15 ottobre 2011 Lavori parlamentari fermi in materia di giustizia. E’ l’accusa sollevata da Valerio Spigarelli, presidente dell’Unione delle Camere penali, durante il congresso straordinario svoltosi a Rimini dal 14 al 16 ottobre. Spigarelli denuncia come i progetti riguardanti le riforme in materia di giustizia – separazione delle carriere, sdoppiamento del Csm, ordinamento forense, digitalizzazione della giustizia – siano ad uno stato latente, con riunioni in ambito delle Commissioni parlamentari ormai quasi deserte.

Al congresso è stato affrontato anche il tema del Ddl sulle intercettazioni: la posizione di Spigarelli è per l'introduzione di sanzioni per chi pubblica le trascrizioni di telefonate che coinvolgono terzi estranei. Non intende, però, addossare tutte le colpe ai giornalisti ed anzi difende il diritto di informazione che va contemperato con il diritto alla privacy.

Con riferimento alla riforma dell’ordinamento forense Spigarelli ritiene fondamentale la parte relativa alle specializzazioni reputando essenziale una legge che coordini la materia. Il punto ha trovato l’assenso del sottosegretario alla giustizia Caliendo che conferma l’impegno del governo nel concludere la riforma dell'ordinamento professionale, pur preavvisando sull’introduzione di modifiche rispetto al testo proposto dagli avvocati.

Infine, sulla riforma degli uffici giudiziari Caliendo comunica, per la fine dell’anno, la definizione dell’ordinamento per i giudici di pace.
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