Befera. Rateazioni più facili per aiutare chi è in crisi

Pubblicato il 30 giugno 2012 “Noi abbiamo concesso rateazioni, bloccato le azioni là dove era necessario, il parlamento, ha aggiunto, ci ha dato la possibilità di fare proroghe, abbiamo dato un milione e seicentomila rateazioni per qualche decina di miliardi. Siamo attentissimi a questo, (….) poi che la crisi provochi delle situazioni di sconforto, per carità lo riconosco e mi dispiace. Attribuire un rapporto diretto tra suicidi ed Equitalia è scorretto”.

Questo il commento rilasciato da Attilio Befera, direttore dell’agenzia delle Entrate, a margine di un convegno promosso da “Magna Charta Nordest” sul tema della politica tributaria italiana, a quanti hanno riportato l’attenzione sulla società di riscossione Equitalia e sui molti attacchi che questa ha subito negli ultimi tempi.

Befera, in qualità di presidente di Equitalia, difende l’operato della Società, ricordando che la ricchezza prodotta va tassata e anche se la tassazione in Italia è elevata, la tassazione resta comunque intoccabile.

Non è possibile, dunque, associare l’alto numero dei suicidi che si è registrato negli ultimi tempi soprattutto nel Nord-est del Paese con l’operato della Società di riscossione. Anzi, si sottolinea, come tutto ciò che era possibile fare per attenuare gli effetti della crisi sia stato fatto: dal concedere il pagamento rateale delle imposte ad un numero sempre maggiore di contribuenti, al rivedere periodicamente gli studi di settore con lo scopo di favorire soprattutto i piccoli imprenditori, maggiormente gravati dalla tassazione.

Riguardo alle proteste sollevate nei confronti di Equitalia e delle sue sedi, Befera inoltre, aggiunge: “Mi auguro che sia un fenomeno legato alla crisi, legato anche in parte al fatto che si è agito per recuperare le imposte evase, a volte con azioni particolarmente significative. Forse in Italia non c'era l'abitudine a queste azioni, ma basta guardare gli Usa o l'Inghilterra e ci si renderebbe conto che qui si è molto più soft”.
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