Carte di pagamento. Pronto il regolamento sulle commissioni

Pubblicato il 02 aprile 2014 Anche se oltre i tempi previsti, con la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 75 del 31 marzo, il Decreto Mef n. 51 del 14 febbraio 2014 ha dato attuazione alla disposizione di cui all’articolo 12 del DL n. 201/2011 sulla riduzione delle commissioni dei beneficiari di transazioni di carte di pagamento.

Si tratta di un altro passo avanti verso la promozione degli strumenti di pagamento elettronico, che segue il non meno importante obbligo introdotto dal Decreto crescita (DL 179/2012) di accettare pagamenti con carte di credito da parte dei soggetti privati che effettuano attività di vendita e prestazione di servizi, anche professionali, a decorrere dal 1° luglio 2014 (consulta anche l’articolo di Edicola: “Pos a fine marzo anche per i professionisti”).

Le novità in vigore dal 29 luglio 2014

Il nuovo provvedimento entra in vigore decorsi 120 giorni dalla sua pubblicazione ufficiale.

Le sue disposizioni si applicano alle transazioni effettuate con carte di pagamento (carte di credito e carte prepagate) presso esercenti per l’acquisto di beni/servizi abilitati ad accettare tali carte anche mediante canali telematici. Restano escluse invece le transazioni in contanti e le operazioni di prelievo in contante.

Relativamente alle modalità di applicazione delle commissioni, il decreto specifica che gli acquirer (intermediari bancari e finanziari che sottoscrivono gli accordi di convenzionamento con gli esercenti) devono distinguere le commissioni da applicare per ciascuna tipologia di carte di pagamento in relazione sia ai diversi circuiti di riferimento sia alle specifiche caratteristiche funzionali delle stesse carte (carta aziendale, carta chip, circuiti e-commerce). Inoltre gli acquirer sono tenuti ad applicare commissioni ridotte per le transazioni di importo inferiore ai 30 euro con lo scopo di promuovere l'utilizzo di strumenti di pagamento diversi dall’uso del contante.
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