Carte prepagate fuori dall’Iva

Pubblicato il 07 dicembre 2007

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 354 di ieri, ha risposto all’istanza di interpello presentata da una società che emette carte di credito, essendo autorizzata a mettere in circolazione moneta elettronica. La società ha posto all’Agenzia un quesito riguardante, da una parte il trattamento tributario ai fini Iva dei compensi spettanti a coloro che vendono e distribuiscono le carte nell’ambito dell’attività di issuing e, dall’altra, il trattamento tributario dei compensi che i commercianti riconoscono alla società stessa per l’attività di acquiring, che essa svolge in proprio, sia pure tramite un partner bancario. L’Agenzia ha chiarito che l’intera attività di distribuzione e utilizzo di carte prepagate è esente da Iva, perchè riconducibile all’intermediazione finanziaria. Pertanto, sia le commissioni che spettano ai distributori per le loro attività di distribuzione, attivazione e ricarica delle carte, sia l’aggio corrisposto dall’esercizio commerciale presso il quale le carte vengono usate, sono prestazioni che rientrano tra le operazioni finanziarie regolate dall’articolo 10 del Dpr 633/72.

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