Cassa forense nel capitale della Banca d’Italia

Pubblicato il 20 novembre 2015

Cassa forense, insieme agli enti previdenziali privati di ingegneri e architetti, medici e odontoiatri, ragionieri e impiegati e dirigenti dell’agricoltura, hanno reso nota l’intenzione di entrare nel capitale sociale della Banca d’Italia, attraverso l’acquisizione di una quota complessiva di almeno il 10%.

E’ quanto si apprende in un comunicato pubblicato sul sito dell’ente di previdenza degli avvocati il 19 novembre 2015.

Casse professionisti: operazione a sostegno del Paese

I presidenti delle Casse coinvolte sottolineano la valenza di detta operazione con la quale circa un milione di professionisti italiani “si impegnano concretamente a intervenire a sostegno del sistema Paese”.

Accanto a un aspetto finanziario sostenibile viene, infatti, evidenziata la “scelta dal forte valore simbolico” operata, quale messaggio di fiducia nei confronti della Banca d’Italia, da sempre riferimento per la vita economica, e non solo, dell’Italia.

La scelta – conclude il comunicato -  testimonia l’interesse dei professionisti “ad agire con modalità sempre più efficaci per affiancare il Paese nell’uscita definitiva dalla crisi”.

 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Dl Omnibus 2025: Sugar Tax rinviata e IVA ridotta per l’arte

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy