Casse professionali: assistenza e reddito vanno agganciati

Pubblicato il 07 novembre 2009

In attesa che venga completato il complesso iter sulla riforma della cassa di previdenza forense, si richiama l’attenzione su un punto che non può attendere i lunghi tempi legislativi.

Si tratta di un problema strettamente legato alla crisi economica che ha colpito ormai tutti i settori e quindi anche quello dei professionisti: le casse di previdenza sono chiamate sempre più spesso ad erogare prestazioni assistenziali per consentire ai professionisti di arginare il momento critico economico.

Ma per quanto riguarda la Cassa forense emerge che le prestazioni assistenziali vengono rese a tutti gli iscritti senza avere come parametro la situazione reddituale del singolo, avendo come conseguenza che gli interventi non aiutano solo coloro in effettivo stato di bisogno. Ciò rappresenta una deformazione della natura dell’assistenza che di norma è diretta a sostenere chi si trova in stato di necessità.

Pertanto è necessario apportare una modifica all’impianto normativo relativo all’assistenza forense ed inserire una norma che agganci il momento assistenziale alla situazione reddituale dell’iscritto, intendendo questa come situazione reddituale dell’intero nucleo familiare e dei redditi, mobiliari ed immobiliari, posseduti. Con ciò si avrebbe un’assistenza diretta verso i più bisognosi con un notevole risparmio per le casse previdenziali.

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