Il Protocollo d’intesa tra l'INAIL e i Patronati, sottoscritto il 6 marzo 2024, rappresenta un passaggio fondamentale verso un miglioramento della qualità del servizio offerto agli utenti. L’obiettivo principale è semplificare e ottimizzare i flussi operativi di collaborazione tra le parti attraverso un uso più efficiente delle tecnologie digitali, come chiarito nella circolare INAIL n. 23 del 18 marzo 2025.
Il protocollo sostituisce quello precedentemente sottoscritto il 24 luglio 2012, dando nuova forma e concretezza alle modalità di interazione tra INAIL e i Patronati.
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la condivisione delle informazioni tra INAIL e i Patronati, un aspetto cruciale per garantire la tempestività e l'efficacia della tutela dell’assicurato.
Come si ricorda nella circolare n. 23 del 18 marzo 2025, INAIL si impegna in particolare a garantire le seguenti attività:
aggiornamento continuo del portale INAIL, garantendo che il portale dell'INAIL sia costantemente aggiornato con circolari, linee-guida e altre informazioni utili, facilmente accessibili ai Patronati per un aggiornamento tempestivo.
supporto ai Patronati, fornendo ai Patronati tutte le conoscenze necessarie, in particolare per il riconoscimento delle malattie professionali.
partecipazione attiva degli assicurati, facilitando la partecipazione degli infortunati e tecnopatici ai procedimenti amministrativi attraverso il supporto dei Patronati e l'accesso alle documentazioni sanitarie e amministrative rilevanti.
accesso semplificato alle strutture INAIL, agevolando l'accesso degli operatori dei Patronati alle Strutture territoriali INAIL, con appuntamenti predefiniti, e garantire che le pratiche siano istruite correttamente e tempestivamente.
Le tecnologie digitali rivestono un ruolo fondamentale nel miglioramento dei processi amministrativi. INAIL, come evidenziato nella circolare n. 23 del 18 marzo 2025, si impegna a sviluppare e ottimizzare le procedure informatiche esistenti per agevolare la gestione dei casi da parte dei Patronati.
L'introduzione di sistemi informatici potenziati permette una comunicazione rapida e efficiente riguardo a eventuali criticità nelle attività di patrocinio, come indicato nel protocollo, e facilita la trasmissione di documenti e atti attraverso piattaforme digitali sicure e accessibili.
Un altro elemento centrale del nuovo Protocollo, riguarda la chiarezza e la completezza dei provvedimenti emanati dall'Istituto. L’impegno di INAIL di revisionare e rendere più trasparenti tutti gli atti amministrativi e sanitari è fondamentale per consentire agli assicurati e ai Patronati di valutare correttamente le decisioni dell’Istituto.
La revisione dei provvedimenti è prevista a partire dal rilascio del Sistema di Gestione delle Prestazioni (SGP), che avrà il compito di garantire che ogni atto amministrativo sia sempre motivato in modo chiaro e dettagliato.
Il Protocollo d’intesa, ricorda la circolare INAIL n. 23 del 18 marzo 2025, introduce una serie di misure mirate a semplificare l'accesso ai documenti amministrativi e sanitari relativi agli infortuni e alle malattie professionali. L’obiettivo principale è ridurre il carico burocratico e garantire un accesso rapido e sicuro alle informazioni per gli assicurati e per i Patronati che li rappresentano.
Una delle principali innovazioni è la creazione di un "cassetto digitale", uno strumento che consentirà agli assicurati, previa autenticazione con SPID, CIE o CNS, e ai Patronati muniti di apposita delega, di visualizzare e acquisire copia di tutta la documentazione amministrativa e sanitaria di interesse.
I documenti disponibili nel cassetto digitale comprendono quelli immediatamente ostensibili relativi ai procedimenti amministrativi, per i quali è stata già valutata la mancanza di controinteressati. Questi atti sono resi accessibili in modo che l'interesse dell'infortunato/tecnopatico e del Patronato che lo rappresenta sia chiaro e in re ipsa, come chiarito dal Protocollo.
Tuttavia, il cassetto digitale è ancora in fase di sviluppo. L’elenco dei documenti resi accessibili al momento non è completo. L'integrazione del cassetto digitale dipenderà dagli sviluppi del Sistema di Gestione delle Prestazioni (SGP), e in futuro si prevede che più documenti diventeranno disponibili.
Per ora, gli assicurati e i Patronati possono accedere soltanto alla documentazione già prevista nel Protocollo, raggruppata in classi documentali specifiche, come riportato nell'allegato 2 della circolare.
Nel caso in cui l’infortunato o il Patronato necessiti di visionare o ottenere una copia di documenti che non sono immediatamente ostensibili o che non rientrano nell'elenco dell'Allegato 2, si applicherà la disciplina ordinaria prevista dalla legge n. 241/1990, che regola il diritto di accesso agli atti amministrativi. In tali casi, l'istanza di accesso deve essere inviata all'Ufficio competente, corredandola di una motivazione adeguata per consentire una valutazione corretta da parte dell'Amministrazione. Questo procedimento potrà comportare anche il coinvolgimento di controinteressati, qualora necessario, per garantire che l'accesso non violi altri diritti legittimi.
Nel periodo transitorio, in attesa che il "cassetto digitale" diventi operativo, l’accesso ai documenti previsti nell'Allegato 2 e a quelli che non presentano controinteressati sarà garantito mediante il ricorso all'accesso informale. Questo può avvenire anche tramite una richiesta verbale all'Ufficio competente, che dovrà esaminare l'istanza e mettere a disposizione del richiedente il documento richiesto, rilasciandone una copia, ove necessario, senza formalità. Se la documentazione non fosse immediatamente disponibile, il responsabile del procedimento dovrà concordare con l'infortunato/tecnopatico o il Patronato le modalità per rendere disponibile la documentazione, non oltre il decimo giorno dalla richiesta.
L’INAIL fornirà apposite istruzioni operative alle Strutture territoriali per garantire che le richieste di accesso siano gestite in modo tempestivo ed efficiente.
Nel caso in cui un assicurato ritenga che la decisione presa da INAIL non sia corretta, il Protocollo, come sottolineato dalla circolare INAIL n. 23/2025, prevede la possibilità di proporre opposizione entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento direttamente o tramite il Patronato di fiducia.
L’opposizione deve essere inviata alla Sede competente per residenza/domicilio dell’assicurato, che provvede tempestivamente all’apertura della pratica in procedura.
Per la presentazione dei ricorsi i Patronati si avvalgono dell’apposito servizio dispositivo realizzato dall’Istituto.
NOTA BENE: I Patronati assumono l’impegno a presentare i ricorsi muniti sempre di adeguata motivazione e cioè con l’indicazione delle ragioni per le quali non si ritiene corretta la decisione assunta dall’Istituto e ciò sulla base degli elementi scaturenti da una certificazione medica rilasciata da un medico chirurgo, preferibilmente con specializzazione in medicina legale o del lavoro.
Una delle novità più significative riguarda la possibilità di svolgere le collegiali mediche da remoto, salvo richiesta di espletamento in presenza da parte del Patronato. Questa modalità, applicabile a specifici casi, consente di ridurre i tempi di attesa e ottimizzare le risorse disponibili, favorendo una risoluzione più rapida delle controversie, come descritto nel Protocollo.
La sperimentazione della collegiale da remoto consentirà di raccogliere dati utili per estendere questa modalità a livello nazionale, garantendo un miglior servizio agli assicurati.
Un altro impegno importante derivante dal Protocollo è il sostegno al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro.
I Patronati sono chiamati a informare gli assicurati riguardo alle opportunità offerte dall’INAIL per il superamento delle barriere architettoniche e l’inserimento in nuove attività lavorative.
L’Inail si impegna a rappresentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali l’opportunità di aggiornare il decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193, prevedendo anche le attività legate al reinserimento lavorativo dei disabili tra quelle valutabili ai fini del finanziamento ex articolo 13 della legge 152/2001
Inoltre, il Protocollo riafferma l’importanza degli interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, come già previsto nel precedente accordo del 2012.
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