Cerimonia di investitura per il nuovo avvocato generale dello Stato

Pubblicato il 15 ottobre 2010
Si è tenuta ieri, 14 ottobre, in Roma, Palazzo Sant'Agostino, la cerimonia di investitura dell'avvocato generale dello Stato, Ignazio Francesco Caramazza. Sono intervenuti il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta ed il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. 

Il nuovo avvocato generale dello Stato, nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato l'esistenza di tre emergenze meritevoli di particolare attenzione: la sofferenza dei procuratori dello Stato in considerazione degli innalzamenti dell'età pensionabile, la necessità di uno snellimento della procedura del concorso a procuratore dello Stato, il progressivo mutamento della struttura statuale “per effetto del massiccio trasferimento di potestà e funzioni dello Stato alle autonomie locali e ad entità sovranazionali”. 

In ogni caso, Caramazza ha sottolineato, riferendosi ad un recente studio della Scuola superiore della Pubblica amministrazione, come il costo del sistema dell'Avvocatura dello Stato risulti ancora economico ed efficiente.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cassazione: avvocati, ricalcolo pensione su contributi effettivi

09/09/2025

Corte UE: l'avvocato associato è indipendente, sì al ricorso

09/09/2025

Settore moda: domande di integrazione salariale entro il 12 settembre

09/09/2025

MASE, incentivi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli elettrici 2025

09/09/2025

Cessione di immobile strumentale e detrazione IVA: quando è possibile

09/09/2025

Contributi e rimborsi per adozioni internazionali: regole

09/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy