Codice antimafia e perplessità sui sequestri

Pubblicato il 09 giugno 2011 Il nuovo codice antimafia sarà esaminato dal Consiglio dei ministri nella sua seduta di oggi, 9 giugno. Il ministro della Giustizia spiega che le nuove misure sono volte “a riordinare e razionalizzare la disciplina vigente in materia di disposizioni antimafia”. I principi salienti ed i criteri direttivi contenuti nella delega di cui alla Legge 136 del 2010 – spiega Alfano – prevedono una ricognizione normativa vigente in materia di contrasto alla criminalità organizzata, un'armonizzazione della suddetta normativa ed, infine, un coordinamento con le disposizioni in materia di misure di prevenzione.

Intanto, sorgono le prime perplessità sulle nuove misure del codice: in particolare qualche magistrato antimafia avrebbe sollevato dei dubbi con riferimento alla previsione contenuta all'articolo 1 del testo dove si prevede la perdita di efficacia del sequestro qualora non venga disposta la confisca entro un anno e sei mesi dalla data di immissione in possesso dei beni da parte dell'amministratore giudiziario o, in caso di impugnazione del provvedimento di confisca, qualora la Corte d'appello non si pronunci entro un anno e sei mesi dal deposito del ricorso.
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