Codice di comportamento dipendenti delle Entrate, nuove e vecchie regole

Pubblicato il 22 settembre 2015

Tutte le amministrazioni sono obbligate – ex art. 54, comma 5, del decreto legislativo n. 165/2001, come modificato dall’art.1, comma 44, della legge 190/2012 – ad adottare, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un codice di comportamento che integri e specifichi il codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr 62/2013). In ottemperanza, il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha approvato il “Codice di comportamento dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate”, scaricabile dal sito dell'amministrazione.

La violazione delle disposizioni contenute nel Codice costituisce fonte di responsabilità disciplinare.

Le regole di comportamento che i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e i suoi collaboratori a qualunque titolo sono tenuti ad osservare hanno il fine di garantire imparzialità, diligenza, efficienza e trasparenza nello svolgimento della propria attività di servizi e per prevenire fenomeni di corruzione e di illegalità.

È obbligo del dipendente segnalare le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza - ex art. 54 bis del dlgsn. 165/2001 - anche tenendo conto delle indicazioni operative formulate dall’Agenzia.

“con la diligenza del buon padre di famiglia”

Quanto ai rapporti con il pubblico è messo nero su bianco che il dipendente opera con spirito di servizio, chiarezza, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile, con la diligenza del buon padre di famiglia; usa un linguaggio comunicativo e comprensibile all’interlocutore ed in nessun caso assume atteggiamenti intimidatori nei confronti del contribuente volti ad influenzare le sue scelte.

Il legame con le regole resta per due anni dalla data di cessazione del rapporto d’impiego: è vietato esercitare funzioni di assistenza e di rappresentanza presso gli uffici finanziari e davanti alle commissioni tributarie.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

UE e riforma del Mercato Unico: più spazio a PMI e small mid-cap

23/05/2025

Software per credito d’imposta ZLS 2025: domande fino al 23 giugno

23/05/2025

Discriminazioni indirette nella selezione del personale

23/05/2025

CPB 2025-2026: in GU il decreto con la metodologia ufficiale

23/05/2025

Decreto Immigrazione convertito in legge: le novità

23/05/2025

Soccida: inquadramento nella gestione agricola Inps

23/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy