Compensazioni crediti, dal Mef la possibilità di una revisione verso l’alto della soglia

Pubblicato il 29 gennaio 2015 Allo studio dei tecnici del Governo la possibilità di un aumento della soglia attuale relativa ai crediti fiscali e contributivi che possono essere utilizzati in compensazione nel modello F24.

Il tema è stato oggetto di dibattito nel corso del question time che si è tenuto il 28 gennaio in commissione Finanze alla Camera.

Il sottosegretario Enrico Zanetti, rispondendo alla richiesta di un raddoppio della soglia dei 700mila euro in vigore dal 2014, avanzata da alcuni deputati del Pd, ha sottolineato come in effetti si tratti di una riproposizione di un tema già proposto in un question time del 5 novembre scorso. Ma a differenza di quell’occasione, in cui il Ministero dell’Economia aveva mostrato una totale chiusura verso la possibilità di un aumento del tetto delle compensazioni, motivando il fatto che il limite attualmente in vigore «risiede nella garanzia degli equilibri di finanza pubblica» e «non può essere modificato, né tantomeno abrogato in via interpretativa», ora, invece, il Mef lascia intravedere un’apertura in tal senso.

L’Economia, alla luce delle recenti novità introdotte dalla legge di Stabilità, che ha ampliato il campo di applicazione del regime di inversione contabile in tema di Iva, si dice pronto a rivedere al rialzo la soglia attuale per le compensazioni.

La possibilità di un raddoppio del tetto (a 1,4 milioni di euro) non appare percorribile, ma non si esclude un ritocco proprio per controbilanciare gli effetti negativi sui contribuenti derivanti dall’ampliamento del reverse charge.
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