Comunicazione di lavoro agile, termini differiti

Pubblicato il 26 ottobre 2022

E’ posticipato dal 1° novembre 2022 al prossimo 1° dicembre il termine entro cui i soggetti obbligati e abilitati devono effettuare le comunicazioni di lavoro agile di cui all’art. 41 bis del D.L. n. 73/2022, convertito in L. n. 122/2022, al fine di consentire agli stessi di ottemperare a quanto previsto dal D.M. n. 149/2022.

Lo rende noto il Ministero del lavoro con comunicato del 25 ottobre 2022.

Il quadro normativo

Il decreto “semplificazioni” ha, infatti, reso strutturale la procedura semplificata di comunicazione di lavoro agile, modificando l’art. 23, comma 1, della L. n. 81/2017; il Ministero del Lavoro ha poi pubblicato il D.M. n. 149/2022 fornendo le regole di compilazione della comunicazione dell’accordo per lo svolgimento dello smart working e il modello che deve essere trasmesso con modalità telematiche, indicate nell’allegato 2 del medesimo decreto, chiarendo che la procedura semplificata si riferisce esclusivamente ai periodi di smart working che terminano il 31 dicembre, ferma restando quindi la procedura ordinaria per periodi di lavoro agile che vanno oltre il 31 dicembre o attivati tramite accordi sindacali.

Come si trasmettono le comunicazioni

L’accesso alle funzionalità per la trasmissione delle comunicazioni relative agli accordi per lo svolgimento dello smart working è consentito dal portale https://www.lavoro.gov.it a coloro che:

scegliendo uno tra i seguenti profili:

In presenza di un gran numero di periodi di lavoro agile da comunicare è disponibile la modalità massiva REST, che presuppone da parte dell’azienda o del soggetto abilitato l'invio di una richiesta di contatto tramite un form online disponibile nell’URP online del Ministero del Lavoro.

Proprio per l’invio in modalità massiva, il differimento al prossimo 1° dicembre entro cui effettuare l’adempimento (che, si ricorda, riguarda solo le comunicazioni degli accordi di smart working e non la sottoscrizione degli stessi) si è reso necessario perché tra i sistemi informatici del Ministero e quelli dei datori di lavoro si realizzi il “dialogo” necessario.

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