Conciliazione vita-lavoro: diritti esigibili e maggiori risorse a favore delle donne

Pubblicato il 06 luglio 2015

La sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, con comunicato stampa del 3 luglio 2015, ha dichiarato che i diritti per le donne in Italia devono essere realmente esigibili e non rimanere solo un manifesto di buone intenzioni.

Purtroppo, molto spesso, le donne che diventano madri devono rinunciare alla carriera se non proprio al lavoro perché è difficile conciliare lavoro e famiglia e rendere esigibili i diritti significa mettere a loro disposizione strumenti efficaci e risorse.

A tal proposito, ricorda la Bellanova, il D.Lgs. n. 80/2015, porta da 3 a 6 anni del figlio la possibilità di usufruire del congedo parentale retribuito al 30% e da 8 a 12 quello non retribuito, e l’astensione obbligatoria per le lavoratrici autonome da tre a cinque mesi.

A quanto sopra si aggiunge il congedo per le donne vittime di violenza e il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello, destinato alla promozione della conciliazione tra lavoro e vita privata nel triennio 2016-2018 ( si parla di un finanziamento di 38 milioni nel 2016 e 36 milioni nel 2017).

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