Confermata la confisca del bene del prestanome
Pubblicato il 28 agosto 2014
Con sentenza n.
36182 del 27 agosto 2014, la Corte di cassazione ha confermato la
confisca per equivalente disposta nei confronti dell'immobile di proprietà di un imputato accusato di essere il
prestanome di una quindicina di società nell'ambito di un'indagine per associazione per delinquere e per reati di concorso in bancarotta fraudolenta pluriaggravata e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Secondo i giudici di legittimità, l'uomo, consentendo la spendita del proprio nome nella formale rappresentanza di più organi societari, nonché il deposito della sottoscrizione per operare sui conti correnti societari, aveva compiuto
plurimi atti di gestione societaria sintomatici dell'effettiva
consapevolezza delle condotte integranti i reati fine dell'associazione.