Confisca per l'auto predisposta per la truffa

Pubblicato il 19 luglio 2010
La Corte di cassazione, con sentenza n. 27178 del 14 luglio 2010, ha confermato il provvedimento di confisca disposto dalla Corte d'appello di Messina nei confronti dell'automobile con cui un uomo aveva truffato due anziani simulando un sinistro stradale con rottura dello specchietto. In sede istruttoria, era stato accertato che la vettura era stata modificata in maniera tale che lo specchietto, all'occorrenza, si potesse staccare e riapporre senza problemi. Per la Corte di merito ciò era sufficiente per affermare il rapporto di strumentalità tra la vettura ed il reato e giustificare, quindi, l'applicazione della confisca. 

 Il proprietario del veicolo, per contro, lamentava che la misura disposta eccedesse pacificamente il profitto del reato. Da qui il ricorso dinanzi ai giudici di legittimità secondo cui, tuttavia, la decisione della Corte d'appello era congrua e logicamente coerente: il mezzo sequestrato – nella specie – costituiva un bene potenzialmente finalizzato alla reiterazione del reato.
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