Consulta: inammissibili i ricorsi sul caso Ilva

Pubblicato il 14 febbraio 2013 Con due diverse ordinanze, la Corte costituzionale si è pronunciata con riferimento alle questioni di conflitto di attribuzione concernenti il caso dell'Ilva di Taranto. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dall'Ufficio stampa della Consulta medesima il 13 febbraio 2013.

In particolare, si legge che sono stati dichiarati inammissibili i due ricorsi promossi dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Taranto in relazione al Decreto-legge n. 207 del 2012, sia nel testo originario che in quello convertito e modificato della legge n. 231 del 2012, in considerazione del rilievo che il conflitto di attribuzione relativo ad una legge o ad un atto avente forza di legge è inammissibile, quando, come nel caso di specie, "sussista la possibilità di sollevare eccezione di legittimità costituzionale in via incidentale nell’àmbito di un giudizio comune". Possibilità concretizzatasi - sottolinea la Consulta - "con la rimessione alla Corte costituzionale in via incidentale, da parte sia del GIP presso il Tribunale ordinario di Taranto sia di tale Tribunale (rispettivamente con le ordinanze r.o. n. 19 e n. 20 del 2013), di questioni di legittimità costituzionale relative al citato decreto-legge n. 207 del 2012, quale risultante dalla sua conversione in legge, e concernenti proprio le “vicende Ilva di Taranto”". 
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