Contrasto alla violenza sulle donne: il ddl del Governo

Pubblicato il 08 giugno 2023

Nella seduta del 7 giugno 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge contenente misure di contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica.

L'intento del Governo - per come espresso nel comunicato di fine seduta del 7 giugno 2023 - è quello di:

Ammonimento rafforzato: misura estesa a reati spia

Tra le principali misure contenute nel disegno di legge si segnala, in primo luogo, il rafforzamento della misura di prevenzione dell'ammonimento del questore.

Si prevede, in particolare:

Prevenzione potenziata, braccialetto elettronico e arresto in flagranza differita

Via libera, a seguire, all'applicazione delle misure di prevenzione della sorveglianza speciale e dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora, previste dal Codice antimafia, anche agli indiziati di reati legati alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.

Nei confronti di tali soggetti, diventa obbligatorio disporre il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalle vittime e l’obbligo di mantenere una determinata distanza, non inferiore a 500 m, da tali luoghi e dalle vittime.

Con il provvedimento che impone il divieto di avvicinamento viene disposta anche l’applicazione della modalità di controllo del braccialetto elettronico, con eventuale previsione di una misura più grave, qualora l’imputato neghi il proprio consenso.

In caso di manomissione del braccialetto elettronico, viene disposta la misura cautelare in carcere.

Tra le ulteriori disposizioni si segnala la previsione dell’arresto in flagranza differita per chi viene individuato, in modo inequivocabile e sulla base di documentazione video-fotografica o che derivi da applicazioni informatiche o telematiche, quale autore di una condotta di:

Processi più veloci, anche nella fase cautelare  

Al fine di velocizzare i processi in materia, sono ampliate le fattispecie per le quali è assicurata priorità, estesa alle ipotesi di costrizione o induzione al matrimonio, lesioni permanenti al viso, violazione dei provvedimenti di allontanamento e di divieto di avvicinamento, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesione personale.

Priorità è inoltre conferita alle richieste di applicazione di misura cautelare personale.

Le ulteriori novità si sostanziano:

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