Controlli INPS sui percettori del Reddito di Cittadinanza

Pubblicato il 08 novembre 2021

L’Istituto Previdenziale, con il comunicato stampa 5 novembre 2021, fornisce chiarimenti in merito ai controlli effettuati per l’erogazione del Reddito di Cittadinanza.

Inoltre, l’Inps afferma di aver effettuato tutti i controlli necessari, in base alla normativa vigente e in applicazione della Legge.

Nello specifico, con il presente comunicato, si analizzano i controlli previsti dalla normativa vigente.

Requisiti anagrafici, di esclusiva competenza dei Comuni

L’Inps pone a disposizione esclusiva dei Comuni una piattaforma in cui pervengono le domande inoltrate all’Istituto.

Requisiti reddituali

Il controllo spetta all’Inps, sulla base delle autocertificazioni ISEE, validate dall’Agenzia delle Entrate.

Requisiti Patrimoniali

Anche in questo caso il controllo della consistenza del patrimonio mobiliare spetta all’Inps, sulla base dei dati autocertificati in ISEE e validati dall’Agenzia delle Entrate.

Beni Durevoli

La convenzione con L’ACI permette il controllo massivo e sincrono del possesso dei beni durevoli.

In particolare, la convenzione permette il controllo anche a ritroso, verificando tutti i nuclei beneficiari negli anni 2019 – 2020. L’Inps provvederà alla revoca o alla decadenza del beneficio, qualora dal controllo risulti l’assenza dei requisiti richiesti.

Requisiti di compatibilità, assenza di condanne

L’Istituto effettua controlli a campione su tutte le autocertificazioni contenute nell’istanza.

Controlli antifrode

Tali controlli hanno l’obiettivo di intercettare le domande “a rischio” tramite incroci di dati e query.

I controlli mensili sono finalizzati ad evitare la creazione di indebiti, per cui sarebbe difficile il recupero.

Le domande che non superano il check Antifrode vengono comunicate ai referenti della procedura di Gestione, con conseguente esclusione dalla liquidazione.

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