Copyright: sì definitivo alla Direttiva

Pubblicato il 16 aprile 2019

Nella seduta del 15 aprile, il Consiglio Ue ha definitivamente approvato la direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le precedenti direttive 96/9/CE e 2001/29/CE, ovvero la direttiva di riforma del copyright.

Contro il provvedimento hanno votato Italia, Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo, mentre si sono astenuti Slovenia, Estonia e Belgio.

Il testo della direttiva aveva già ottenuto il via libera del Parlamento europeo, lo scorso 26 marzo e dovrà essere ora firmato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.

Successivamente, spetterà agli Stati membri assicurarne il recepimento nel proprio diritto nazionale, entro 24 mesi dalla relativa pubblicazione.

Sì del Consiglio Ue e del Parlamento, recepimento entro 24 mesi

Le novità si sostanziano, in primo luogo, nell’adeguamento delle eccezioni e delle limitazioni sul diritto d'autore all'ambiente digitale e a quello transfrontaliero, attraverso l’introduzione di eccezioni obbligatorie che riguardano l'estrazione di testo e di dati, le attività didattiche online e la conservazione e diffusione online del patrimonio culturale.

A seguire, le nuove disposizioni sono rivolte a migliorare le procedure di concessione delle licenze e a garantire un più ampio accesso ai contenuti, prevedendo norme armonizzate che facilitino lo sfruttamento delle opere “fuori commercio", il rilascio di licenze collettive estese, l'acquisizione dei diritti per film mediante piattaforme di video su richiesta.

Introdotta, infine, una nuova disciplina volta a garantire il buon funzionamento del mercato per il diritto d'autore, riguardante gli editori di giornali e l'utilizzo digitale delle pubblicazioni, in base alla quale gli autori di opere incluse nelle pubblicazioni avranno diritto a una parte dei proventi degli editori.

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