Corresponsabilità nell'illecito. Confisca per l'intera entità del profitto

Pubblicato il 15 aprile 2011 Con la sentenza numero 15167 depositata lo scorso 14 aprile 2011, la Cassazione ha confermato la confisca per equivalente disposta dai giudici di merito nei confronti dei beni di un imprenditore romano per l'intera entità del profitto accertato nell'ambito di un'inchiesta su di una maxievasione transnazionale, sul presupposto della sua corresponsabilità nella commissione dell'illecito.

Secondo la Corte, infatti, “in virtù del principio solidaristico che informa la disciplina del concorso di persone nel reato, ciascun concorrente può essere chiamato a rispondere dell'intera entità del profitto accertato sul presupposto della corresponsabilità di tutti nella commissione dell'illecito”. Ed infatti, una volta persa l'individualità storica del profitto illecito, “la confisca per equivalente può interessare indifferentemente ciascuno dei correi, salvo l'eventuale riparto tra i medesimi — irrilevante ai fini penalistici — del relativo onere”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ai riders etero-organizzati spettano tutele da subordinati

04/11/2025

Commercialisti: sì alla legge di bilancio 2026, ma serve correggere le criticità

04/11/2025

Deducibilità dei compensi corrisposti dal professionista in ambito familiare

04/11/2025

Scioglimento della Srl con determina dell'amministratore unico

04/11/2025

Polizze catastrofali imprese: da Confindustria piattaforma digitale per preventivi e sottoscrizioni

04/11/2025

Formazione, Cassazionisti e Premio Ubertini: bandi di Cassa Forense al via

04/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy