Corte europea dei diritti dell'uomo: niente divieti sulla fecondazione eterologa

Pubblicato il 02 aprile 2010
Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo - sentenza depositata lo scorso 1° aprile sulla causa 57813/00 - la legge nazionale austriaca sulla procreazione assistita, attraverso il divieto di ricorrere alla fecondazione eterologa in vitro, viola il diritto alla vita familiare e il diritto alla non discriminazione, per come garantiti dalla Convenzione europea.

La Corte europea era stata adita da due coppie con problemi di fertilità per le quali la fecondazione in vitro con donazione di sperma o ovuli era l'unico modo per poter procreare. Secondo i giudici europei, il diritto al rispetto alla vita privata e familiare, per come tutelato dall'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, comprende anche il diritto di rispettare la volontà dell'individuo di diventare genitore genetico e quindi di ricorrere alla fecondazione.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi operai agricoli: no a disparità tra contratti a termine e indeterminati

13/05/2025

Incentivi R&S per tecnologie strategiche nelle Regioni meno sviluppate (STEP)

13/05/2025

Fallimento, sì alla prova con documenti alternativi ai bilanci

13/05/2025

Privacy: al via la consultazione pubblica sul modello “Pay or ok”

13/05/2025

Bonus giovani: via alle domande dal 16 maggio

13/05/2025

Bonus donne: come fare domanda dal 16 maggio

13/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy