Csm: norme su processo breve incostituzionali

Pubblicato il 15 dicembre 2009
In una seduta straordinaria tenuta lunedì 14 dicembre, il plenum del Csm ha approvato il parere con cui la sesta Commissione si era pronunciata negativamente nei confronti del disegno di legge sul processo breve, considerato, dai magistrati, in contrasto con i principi costituzionali sanciti dall'art. 111 (giusto processo) e dall'art. 24 (diritto alla difesa); il processo breve, infatti, tenderebbe a privilegiare il rispetto della rapidità formale senza garantire la conclusione del giudizio con una decisione di merito. Le disposizioni sul processo breve, inoltre, verrebbero a determinare, di fatto, una amnistia per i reati di considerevole gravità come, ad esempio, la corruzione.

In particolare, il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, ha spiegato che a seguito dell'approvazione del ddl sul processo breve, al posto di un'accelerazione dei processi, si produrrebbe “un allungamento dei tempi dei processi, la loro estinzione e la riproduzione di conseguenze in campo civile con un ulteriore aggravio”.
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