DDL appalti: riassorbimento nei call center

Pubblicato il 23 novembre 2015

Il disegno di legge, già approvato dal Senato, che delega il Governo ad attuare la nuova disciplina europea in materia di appalti pubblici e concessioni e a procedere a un complessivo riordino della normativa vigente sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, è stato modificato nel corso dell'esame alla Camera (sia in sede referente, sia in Assemblea).

Nella seduta del 17 novembre 2015, l'Assemblea ha approvato il disegno di legge, che passa ora all'esame del Senato.

Fra le disposizioni approvate si segnala l'introduzione della “c.d. clausola sociale di riassorbimento occupazionale” in caso di successione delle imprese nel contratto di appalto nelle attività di call center.

Tale clausola prevede che, in caso di successione di imprese nel contratto di appalto, il rapporto di lavoro dei lavoratori impiegati dall'appaltatore uscente continui con l'appaltatore subentrante secondo le modalità e le condizioni previste dai CCNL applicati e vigenti alla data del trasferimento, stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

In assenza di specifica disciplina nazionale collettiva, spetterà al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, adottare un decreto, sentite le organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che dovrà definire i criteri per l'attuazione della disposizione.

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