Decreto fiscale Rimborsi Iva e Sanatoria Casse

Pubblicato il 22 novembre 2016

Il decreto fiscale - dl 193/2016 - sta per terminare l'iter. Tra le misure, che scatteranno subito dopo l'entrata in vigore della legge, l'innalzamento del tetto entro il quale i crediti Iva potranno essere chiesti a rimborso, in sede di dichiarazione annuale o con istanza trimestrale (modello TR), senza il peso della garanzia fideiussoria o del visto rinforzato (per i soggetti non a rischio).

Trentamila euro è il limite spartiacque che, tuttavia, varrà solo per i rimborsi erogati dell'Amministrazione finanziaria e non per il credito annuale utilizzabile in compensazione orizzontale senza il visto di conformità, che resterà con il limite dei 15mila.

La misura dovrebbe applicarsi anche alle richieste presentate precedentemente, se il rimborso non sia stato ancora erogato, come avvenne con il pregresso ma recente innalzamento della soglia a 15mila euro (circolare 32/E/2014).

Casse private e Ordini

Restano ancora incognite sulla rottamazione delle cartelle.

Alcune investono le 16 Casse private e alcuni Ordini professionali (per la morosità degli iscritti) che per la riscossione si sono affidati ad Equitalia, tra queste le Casse dei dottori commercialisti e degli avvocati.

Non tutti sono convinti dell'inclusione dei contributi agli enti di previdenza dei professionisti:

La ricaduta di un'inclusione delle Casse e degli Ordini sarebbe la necessità di rivedere i bilanci passati e le proiezioni dei bilanci tecnici di previsione. Le Casse per legge devono garantire un equilibrio di minimo 30 anni: eliminare con un colpo di spugna crediti pregressi metterebbe in crisi l'ente investito.

Sulla questione il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano, chiede un chiarimento: “Sarebbe utile capire se entriamo o meno nel provvedimento, fermo restando che, come principio, e lo dico senza spirito polemico, noi abbiamo un’autonomia economica e finanziaria e problemi di sostenibilità, e mi aspetterei un nostro coinvolgimento quando vengono fatti provvedimenti che riguardano l’autonomia e la competenza delle Casse di previdenza”.

La richiesta degli interessati è quella di eliminare o delimitare il perimetro di applicazione della sanatoria con l'esclusione di Casse e Ordini professionali.

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