Decreto ingiuntivo emesso dall’avvocato. Ddl al vaglio della Commissione Giustizia

Pubblicato il 17 luglio 2019

Presso la Commissione Giustizia del Senato è in corso l’esame di un Disegno di legge che modifica il procedimento per l’ottenimento del decreto ingiuntivo.

Il termine per la presentazione dei relativi emendamenti è stato fissato per giovedì 18 luglio.

Il Ddl, recante “Modifiche al procedimento monitorio ed esecutivo per l’effettiva realizzazione del credito”, introduce rilevanti novità volte a snellire l’iter per il conseguimento del provvedimento monitorio.

Procedimento di ingiunzione semplificato

In particolare, si prevede la messa a punto di un procedimento monitorio abbreviato o semplificato, consentendo direttamente all’avvocato, munito di mandato professionale, di emettere, su richiesta dell’assistito che sia creditore di una somma liquida di danaro, un atto di ingiunzione di pagamento.

Avvocato verifica i requisiti ed emette il provvedimento monitorio

In detta fase - in cui, peraltro, l’ingiunzione non sarebbe munita di esecutorietà - spetterebbe al legale che emette il provvedimento, a pena di responsabilità civile e disciplinare, verificare la sussistenza dei relativi requisiti.

In caso di omessa puntuale verifica della sussistenza di tali requisiti, eseguita con dolo o colpa grave, l'avvocato ne risponderebbe disciplinarmente dinnanzi al competente ordine professionale e sarebbe tenuto a rimborsare le spese giudiziarie sostenute e i danni subiti dal soggetto erroneamente ingiunto.

L’atto di ingiunzione così formato verrebbe poi notificato a mezzo posta elettronica certificata o attraverso la notifica a mezzo posta.

Opposizione con ricorso, preventiva ricerca telematica dei beni

Le altre novità contenute nel Disegno di legge sanciscono che:

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