Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), pubblicati i nuovi modelli

Pubblicato il 09 ottobre 2019

Dopo le recenti modifiche apportate in tema di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), specie per quel che concerne la validità del documento, che viene estesa dalla data di presentazione fino al 31 dicembre dello stesso anno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Decreto Direttoriale n. 347 del 4 ottobre 2019, ha pubblicato i nuovi modelli e le istruzioni per la compilazione della stessa.

Esistono principalmente due macro categorie di DSU:

Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), cos’è e a cosa serve?

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate.

Le prestazioni sociali agevolate sono prestazioni o servizi sociali assistenziali la cui erogazione dipende dalla situazione economica del nucleo del richiedente, compresi i servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (ad esempio bonus elettrico).

Le informazioni contenute nella DSU sono in parte autodichiarate (ad esempio informazioni anagrafiche, dati sulla presenza di persone con disabilità) e in parte acquisite direttamente dagli archivi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio reddito complessivo ai fini IRPEF) e dell’INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari erogati dall’INPS).

Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) mini, quando si utilizza e a cosa serve?

Nella maggior parte dei casi è sufficiente compilare la DSU mini che consente di fornire le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo. La compilazione della DSU mini permette di calcolare l’ISEE standard, valevole per la generalità delle prestazioni sociali agevolate.

In particolari casi, però, la DSU mini non può essere presentata, ossia quando ricorre una delle seguenti situazioni:

Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) estesa, quando si utilizza e a cosa serve?

Nelle predette ipotesi, per ottenere l’ISEE occorre compilare la DSU nella sua versione estesa. In alcune situazioni (ad esempio prestazioni socio-sanitarie, universitarie) le informazioni raccolte consentono di calcolare ISEE specifici che meglio rappresentano le particolarità di tali prestazioni e le caratteristiche del nucleo. La DSU assume quindi un carattere modulare, perché non è rigida ed identica per tutte le situazioni, ma è strutturata su più moduli, ed all’interno di essi su più Quadri, in base alle informazioni che di volta in volta occorre fornire al fine di ottenere ISEE specifici.

Ad esempio, nel caso dell’ISEE università, ai fini dell’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario va identificato il nucleo familiare di riferimento dello studente, indipendentemente dalla residenza anagrafica eventualmente diversa da quella del nucleo familiare di provenienza. Quindi, lo studente “fuori sede” e non “autonomo”, ai soli fini delle prestazioni universitarie, viene “attratto” nel nucleo dei propri genitori, pur avendo diversa residenza. In tal caso, rileveranno anche i redditi ed i patrimoni di tutti i componenti del nucleo dei genitori.

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