Disabilità e medici certificatori: cosa cambia dal 1° gennaio 2025

Pubblicato il 20 dicembre 2024

La riforma della disabilità di cui al decreto legislativo n. 62/2024 segna un importante passo avanti nell’organizzazione e nella semplificazione del sistema di valutazione della disabilità in Italia.

Elemento fondamentale della riforma è la profilazione dei medici certificatori, requisito fondamentale per garantire la qualità e l’affidabilità delle certificazioni mediche necessarie per l’avvio delle procedure di valutazione.

Tale profilazione assicura che i medici coinvolti dispongano delle competenze e delle abilitazioni richieste, contribuendo a migliorare l’esperienza dei cittadini che necessitano di accertamenti sanitari.

Il messaggio Inps n. 4364 del 19 dicembre 2024 fornisce le istruzioni operative necessarie per avviare la sperimentazione del nuovo modello a partire dal 1° gennaio 2025.

La riforma

Tra gli elementi più significativi della riforma si evidenziano:

La sperimentazione inizierà in un gruppo di province selezionate che includono Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

Il ruolo dell’Inps

L’Inps ha la responsabilità di:

Profilazione e competenze dei medici certificatori

I certificati medici introduttivi devono essere rilasciati da medici qualificati che abbiano completato una formazione specifica concentrata su:

L’Inps collabora a tale scopoi con il Ministero della Salute e il Co.Ge.A.P.S. per verificare che i medici soddisfino tali requisiti formativi.

Chi può rilasciare il certificato medico introduttivo

Per essere profilati come medici certificatori è richiesto il completamento di percorsi formativi nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina (ECM). Tale formazione è finalizzata a:

Modalità

La profilazione dei medici avviene attraverso l’applicativo Inps utilizzato per la trasmissione del certificato medico introduttivo. Durante il primo utilizzo del sistema, i medici certificatori devono completare un processo di dichiarazione online. Tale procedura richiede:

NOTA BENE: I medici operanti in strutture pubbliche, quali aziende sanitarie locali, ospedali e istituti di ricerca sono esclusi dall’obbligo di autodichiarazione relativo alla formazione continua prevista dal Co.Ge.A.P.S. Tuttavia, anche per loro rimane obbligatoria la firma digitale per la validazione dei certificati medici introduttivi.

La dichiarazione di responsabilità include:

Certificato medico introduttivo nel fascicolo sanitario elettronico

Uno degli elementi cardine della riforma è l’obbligo di integrare il certificato medico introduttivo direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico.

Vantaggi

Tempistiche

La sperimentazione della riforma avrà inizio il 1° gennaio 2025 e coinvolgerà un gruppo selezionato di province, tra cui Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Questo approccio graduale consentirà di testare le novità introdotte e di apportare eventuali miglioramenti prima di una successiva estensione su scala nazionale.

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