Distanza minima di 10 metri automaticamente inserita nel Prg

Pubblicato il 17 gennaio 2011 Il Consiglio di stato, con sentenza n. 7731/2010, sottolinea come la distanza minima inderogabile di 10 metri tra le pareti finestrate e gli edifici antistanti, per come fissata dall'articolo 9 del Dm 1444/1968, vincola i comuni in sede di formazione e di revisione degli strumenti urbanistici, con la conseguenza che ogni previsione regolamentare in contrasto con l'anzidetto limite minimo è illegittima.

Il giudice è quindi tenuto ad applicare il limite del detto articolo 9 anche qualora le norme contenute negli strumenti urbanistici locali siano in contrasto con lo stesso, dovendosi, quest'ultimo ritenere "automaticamente" inserito nel Prg al posto della norma illegittima.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Enasarco: c’è tempo fino al 20 maggio

12/05/2025

CDM. Riforma fiscale locale: più autonomia, semplificazioni e nuovi incentivi

12/05/2025

Diritto di opzione e modalità di esercizio

12/05/2025

Assonime: novità sui conferimenti d’azienda e di partecipazioni

12/05/2025

Incentivo al posticipo del pensionamento: l’INPS sulla verifica dei requisiti

12/05/2025

Bullismo e cyberbullismo: nuove misure del Governo a tutela dei minori

12/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy