Distrarre beni aziendali in conflitto con gli altri soci integra il reato di infedeltà patrimoniale

Pubblicato il 02 febbraio 2012 Per la Corte di cassazione – sentenza n. 4244 del 1° febbraio 2012 – va condannato per infedeltà patrimoniale e non per appropriazione indebita il socio che distragga beni aziendali a seguito di conflitto con gli altri amministratori.

Tali reati – precisa la Suprema corte - si differenziano essenzialmente perché l’infedeltà patrimoniale è caratterizzata proprio dalla presenza di un conflitto di interessi, con i caratteri dell'attualità e dell'obbiettiva valutabilità, tra i soggetti attivi (amministratori, direttori generali o liquidatori) e l'ente societario.
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