E' il giudice che qualifica il reato come comune o ministeriale

Pubblicato il 15 marzo 2011 Con sentenza n. 10130 dello scorso 11 marzo, la Cassazione ha statuito che spetta al pubblico ministero ed al giudice qualificare il reato come comune o ministeriale. E nell'ipotesi in cui i magistrati decidano che l'imputato debba rispondere di un reato comune cade l'obbligo di informare la Camera competente.

Nel caso esaminato, è stato respinto il ricorso presentato dall'ex ministro Clemente Mastella avverso la decisione con cui il Gup di Napoli, ritenendo che il reato di tentata concussione e abuso d'ufficio dovesse essere considerato crimine comune, aveva escluso che a esprimersi sulle accuse dovesse essere il Collegio per i reati ministeriali.

In ogni caso – spiega la Corte – la Camera ha comunque la facoltà, in presenza dei presupposti e qualora ritenga che siano state lese le sue prerogative, di intervenire attraverso lo strumento del conflitto di attribuzione.
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