"Bitcoin” esente da Iva

Pubblicato il 23 ottobre 2015

Nella causa C-264/14, pubblicata il 22 ottobre 2015, la Corte di giustizia Ue si è occupata dell’assoggettamento o meno all’Iva delle operazioni di cambio della valuta virtuale “bitcoin in una valuta tradizionale o viceversa.

Bitcoin

La valuta virtuale “bitcoin” è utilizzata principalmente per pagamenti tra privati via internet nonché in taluni negozi online che accettano tale valuta.

Un contribuente svedese intende acquistare unità della valuta virtuale “bitcoin” direttamente da privati e società o da una piattaforma di cambio internazionale, per poi venderle su detta piattaforma di cambio o depositarle in uno spazio di archiviazione.

Prima questione: si tratta di prestazione di servizi?

La Corte europea ha analizzato l’articolo 2, paragrafo 1, lettera c), della direttiva IVA affermando che rientrano tra le prestazioni di servizi effettuate a titolo oneroso le operazioni, come quelle oggetto di causa, consistenti nel cambio di valuta tradizionale contro unità della valuta virtuale “bitcoin” e viceversa, effettuate a fronte del pagamento di una somma corrispondente al margine costituito dalla differenza tra, da una parte, il prezzo al quale l’operatore interessato acquista le valute e, dall’altra, il prezzo al quale le vende ai suoi clienti.

Seconda questione: sono esenti da Iva?

In merito a tale questione, la Corte Ue ha concluso, dopo aver valutato l’articolo 135, paragrafo 1, lettera e), della direttiva IVA, che anche le prestazioni di servizi come quelle in parola, che consistono nel cambio di valuta tradizionale contro unità della valuta virtuale “bitcoin” e viceversa, costituiscono operazioni esenti dall’Iva.

Infatti, le esenzioni previste dall’articolo 135, paragrafo 1, lettera e), della direttiva IVA sono dirette ad evitare difficoltà derivanti dalla determinazione della base imponibile nonché dell’importo dell’Iva detraibile che sorgono per effetto dell’imposizione delle operazioni finanziarie.

Pertanto tali esenzioni vanno applicate anche alle operazioni relative alle valute non tradizionali, come i “bitcoin”, essendo mezzi di pagamento alternativi accettati nelle transazioni.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fondoprofessioni, finanziati piani formativi pluriaziendali

05/05/2025

Lavoro sportivo: pubblicato il terzo aggiornamento del mansionario

05/05/2025

Sicurezza sul lavoro: in arrivo nuovi fondi e nuove misure

05/05/2025

Aggressioni a docenti: maggiori tutele per il personale scolastico

05/05/2025

Coniuge superstite e IMU: quando si è soggetti passivi d’imposta

05/05/2025

ISA 2024: approvate le modifiche

05/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy