Fallimento per le Srl socie di fatto

Pubblicato il 14 giugno 2016

Fallimento esteso anche alle società di capitali che pur non essendo insolventi, partecipano, come soci illimitatamente responsabili, ad una società di fatto insolvente. E', dunque, possibile applicare, alla fattispecie in questione, l’articolo 147 della Legge fallimentare sul fallimento della società con soci a responsabilità illimitata.

Questo è il chiarimento reso dalla Prima Sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 12120 del 13 giugno 2016.

Fallimento esteso alle società di capitali anche se non insolventi

I Supremi giudici hanno richiamato alcune realtà economiche che possono sottostare alle diverse scelte effettuate dagli imprenditori. Per esempio, come precisato nella recente pronuncia n. 1095/2016, è ammesso il fallimento di una società di capitali – nella specie una Srl – che si è accertato essere socia di una società di fatto insolvente, nel momento in cui la partecipazione è stata assunta in assenza di una previa delibera assembleare.

Secondo la Cassazione, infatti, appurato che la cooperazione tra un soggetto persona fisica ed una Srl può nascere anche solo per fatti concludenti sul piano societario, in virtù dell'esercizio in comune dell'attività economica, può scaturire una responsabilità personale di tutti i componenti che, di fatto, instaura il presupposto del fallimento

Con la stessa pronuncia n. 12120/2016, la Corte si preoccupa anche di chiarire il rapporto tra i creditori delle diverse società, sostenendo che: “i citati livelli di protezione dei creditori e dei terzi dell’imprenditore effettivo, individuale e collettivo e dell’imprenditore apparente societario, per come fissati nei principi regolatori della fallibilità soggettiva, esprimono un contemporaneo sacrificio dei creditori dei soggetti che, nel procedimento per la dichiarazione di fallimento e solo in esso, subiscono la reiscrizione dei rispettivi patrimoni all’interno di meccanismi riorganizzativi della responsabilità secondo i criteri della concorsualità e, in caso di società, della destinazione dell’attivo al pagamento dei debiti dell’imprenditore collettivo”.

La Corte di Cassazione rinvia ai giudici d'appello l'accertamento di fatto del legame sussistente tra la società di fatto e la società a responsabilità limitata.

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