Fondo Intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Criteri per l’utilizzo

Pubblicato il 26 gennaio 2022

Con legge di bilancio 2019 è stato introdotto il Fondo diretto a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Per il funzionamento dello strumento è stato pubblicato il decreto del 6 dicembre 2021, del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con quello delle Finanze, che individua:

Previsto che gli interventi possano essere proposti e realizzati da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.

Obiettivi dell’intervento

La creazione del Fondo persegue il fine di realizzare obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0, e per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico affinché i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Pertanto, viene dato sostegno ai seguenti interventi:

a) progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

b) iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Il MiSE si avvale per la gestione gli interventi, di Infratel che ha il compito, fra gli altri, di effettuare l’istruttoria delle istanze, di erogare le somme ai beneficiari, di controllare e monitorare lo stato di realizzazione dei progetti.

Le agevolazioni

Gli aiuti riconosciuti possono assumere la forma di finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi e partecipazione al capitale di rischio (venture capital).

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento MiSE, saranno adottati ulteriori atti ministeriali che fisseranno la misura degli aiuti, nel rispetto delle intensità massime stabilite dalla normativa comunitaria, l’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande e per la concessione ed erogazione delle agevolazioni.

Una quota dei finanziamenti viene riservata alle imprese localizzate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

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