Geografia giudiziaria. Attuazione ok, criticità superabili

Pubblicato il 11 giugno 2014 Il Gruppo di lavoro deputato al monitoraggio dello stato di realizzazione della riforma della geografia giudiziaria, costituito con Decreto ministeriale del 19 settembre 2013, presso il Gabinetto del ministro della Giustizia, ha consegnato al Guardasigilli, Andrea Orlando, una propria relazione conclusiva.

Nel testo delle considerazioni della commissione, datato 4 giugno 2014, viene evidenziato che le maggiori criticità conseguenti alla revisione delle circoscrizioni siano state prospettate dagli esponenti degli Enti locali e dell’Avvocatura espressione degli uffici giudiziari soppressi; per contro, i rappresentanti degli uffici giudiziari accorpanti “hanno evidenziato i vantaggi e la maggior efficienza apportata dalla riforma”.

Effetti positivi maggiori delle problematiche

In merito alle problematiche segnalate, il gruppo di lavoro effettua delle considerazioni generali che portano alla conclusione secondo cui, in definitiva, “le problematiche relative alle copertura dei posti rispetto alla pianta organica del personale di magistratura ed amministrativo, non possono essere ritenute criticità connesse alla revisione della geografia giudiziaria”.

In conclusione, l'attuazione della nuova geografia giudiziaria presenterebbe – secondo la Commissione - “molte più luci che ombre” ed il nuovo assetto “risulta oramai in grandissima parte definito”.
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