Giusta causa di licenziamento se non si comunica l’assenza per arresto

Pubblicato il 02 dicembre 2014 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25380 dell’1 dicembre 2014, ha dichiarato la legittimità di un licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore il quale, sottoposto a misura cautelare in carcere, non aveva comunicato la propria impossibilità a riprendere la prestazione lavorativa.

Per la Suprema Corte, infatti, l’assenza ingiustificata per un notevole lasso di tempo e le non veritiere comunicazioni circa la causa dell’inadempimento - quindi, in pratica, il protrarsi dell’assenza senza addurre alcun motivo - sono fatti idonei a configurare la giusta causa di licenziamento ex art. 2119 c.c., perché fanno venir meno il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore.
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