Gli ispettori possono sindacare la legittimità del decreto ministeriale di concessione della CIGS?

Pubblicato il 19 aprile 2013 In caso di CIGS, l’impresa che richiede l’attivazione dell’integrazione salariale deve indicare in maniera puntuale le modalità di gestione dell’intervento e cioè i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere, le modalità della rotazione o le misure alternative alla rotazione. Tali indicazioni non possono essere racchiuse in generiche espressioni quali “la rotazione e la scelta dei lavoratori avverrà in base alle esigenze tecnico-produttive dell’azienda” e secondo le “esigenze professionali e funzionali” dei dipendenti. Qualora le formule impiegate siano sommarie, gli ispettori del lavoro, una volta accertata incidentalmente la violazione delle norme procedimentali, potranno adottare un verbale con cui viene dichiarata l’illegittimità della sospensione dei rapporti di lavoro eventualmente disposta dall’impresa. Ulteriore effetto sarà l’adozione - da parte dell’organo ispettivo - di atti sanzionatori correlati ai disvalori retribuitivi e contributivi maturati a causa dell’illegittima sospensione dei rapporti di lavoro.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Agevolazione ambientale: errore per incertezza normativa emendabile

10/09/2025

Costi da lite? Solo se sono certi

10/09/2025

Data Act: al via le nuove regole UE per l’accesso equo ai dati

10/09/2025

Fringe benefit auto aziendali: optional a carico del dipendente. Quale trattamento fiscale?

10/09/2025

Finanziamenti SIMEST 2025 per la transizione digitale anche alle imprese non esportatrici

10/09/2025

Tavolo sicurezza, ultimi interventi sul decreto legge in corso di emanazione

10/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy