Gli ispettori possono sindacare la legittimità del decreto ministeriale di concessione della CIGS?

Pubblicato il 19 aprile 2013 In caso di CIGS, l’impresa che richiede l’attivazione dell’integrazione salariale deve indicare in maniera puntuale le modalità di gestione dell’intervento e cioè i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere, le modalità della rotazione o le misure alternative alla rotazione. Tali indicazioni non possono essere racchiuse in generiche espressioni quali “la rotazione e la scelta dei lavoratori avverrà in base alle esigenze tecnico-produttive dell’azienda” e secondo le “esigenze professionali e funzionali” dei dipendenti. Qualora le formule impiegate siano sommarie, gli ispettori del lavoro, una volta accertata incidentalmente la violazione delle norme procedimentali, potranno adottare un verbale con cui viene dichiarata l’illegittimità della sospensione dei rapporti di lavoro eventualmente disposta dall’impresa. Ulteriore effetto sarà l’adozione - da parte dell’organo ispettivo - di atti sanzionatori correlati ai disvalori retribuitivi e contributivi maturati a causa dell’illegittima sospensione dei rapporti di lavoro.
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