Il contributo europeo aiuta l’impresa agricola

Pubblicato il 24 maggio 2007

Alcune Direzioni regionali delle Entrate ritengono che, ove abbiano sospeso la coltivazione a fronte delle erogazioni di contributi Ue, le imprese agricole debbano essere escluse dalla disciplina sulle società di comodo. Anche l’impossibilità di conseguire i ricavi minimi può, afferma l’Amministrazione finanziaria, giustificare la disapplicazione del test di operatività, pur dipendendo da scelte imprenditoriali del contribuente. Secondo altri documenti di prassi, eguale esito deriverebbe in presenza di immobili acquistati con contratti di locazione già in corso, che non possono essere modificati. Dalla lettura delle risposte agli interpelli al Fisco emergono, tuttavia, orientamenti non uniformi delle Dre sul concetto di oggettività della situazione che ha impedito fossero conseguiti i proventi necessari a superare il test. Il fine dell’articolo è proprio di evidenziare la non uniformità delle interpretazioni agenziali che finora hanno reso difficile l’orientamento dei contribuenti in materia.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

Erasmus per giovani imprenditori 2025: al via lo scambio professionale in Europa

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy