Il distacco si distacca dal reato penale

Pubblicato il 21 aprile 2016

Che cosa ci fanno due ispettori del lavoro in un cantiere edile con un dizionario della lingua italiana in una mano e il codice giuslavoristico nell’altra?

Poche ore fa, quando la bianca luce solare aveva da poco cominciato a colorare l’esistente, gli ispettori hanno effettuato un accesso in quello che agli occhi istruiti dei funzionari sembra inequivocabilmente un cantiere edile: ponteggi tubolari, carotatrici diamantate e betoniere a cavalletto, financo una casa in costruzione e maestranze intente ad operare…

Grazie a uno zelante controllo della documentazione, i funzionari ministeriali rilevano che c’è qualcosa che non torna. L’azienda “Muralis srl” ha inviato due lavoratori presso l’impresa “Lignum et ferrum snc”. “Non lo sapevo che tecnicamente si chiamasse ‘distacco’ – esordisce l’amministratore unico della “Muralis srl” – il consulente mi ha detto che si poteva fare per incrementare le professionalità dei miei dipendenti”.

“In linea teorica ci siamo – ribattono gli ispettori – ma per i suoi operai non c’è stato alcun mutamento di mansioni, manca un programma aziendale di incremento delle professionalità e la “Lignum et ferrum snc” non ha personale qualificato: in altri termini, il distacco è tale solo a parole, la situazione è più simile a somministrazione di manodopera”.

“Decidete voi come si chiama, così evitiamo qualsiasi problema”, interviene con un pragmatismo da carpentiere uno dei soci della “Lignum et ferrum snc”. I funzionari fanno un bel respiro e tirano fuori dalla borsa il vocabolario e il codice normativo: “Noi non effettuiamo alcuna scelta: che si definisce distacco ce lo spiega il primo, che è privo di requisiti ce lo indica il secondo. Siete fortunati, fino a poco tempo fa avreste commesso un reato penale, da un paio di mesi si tratta solo di un illecito amministrativo (D.lgs. n. 8 del 05/02/2016), quindi ve la caverete con qualche sanzione come da indicazioni ministeriali (Circolare n. 6 del 05/02/2016).

“Fortunati noi?!?”, digrinano gli imprenditori. Forse non sanno che il maestro di giornalismo Indro Montanelli al loro posto avrebbe ribattuto così all’affermazione degli ispettori: “Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai” (Storia dei Greci, BUR - 1989).

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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